Volume 3

Edizione Giuntina
    quello della Compagnia di S. Giorgio, nel quale è una Annunziata.
    Alle sopradette Monache di S. Ambruogio fece la cappella del Mira-
    colo del Sagramento, la quale opera è assai buona e delle sue che sono
    in Fiorenza è tenuta la migliore; nella quale fece una processione finta
5   in sulla piazza di detta chiesa, dove il vescovo porta il tabernacolo
    del detto miracolo, accompagnato dal clero e da una infinità di citta-
    dini e donne con abiti di que' tempi; di naturale, oltre a molti altri,
    vi è ritratto il Pico della Mirandola, tanto eccellentemente che pare
    non ritratto ma vivo. In Lucca fece nella chiesa di S. Martino, en-
10   trando in quella per la porta minore della facciata principale a man
    ritta, quando Nicodemo fabrica la statua di S. Croce, e poi quando in
    una barca è per terra condotta per mare verso Lucca. Nella qual ope-
    ra sono molti ritratti, e specialmente quello di Paulo Guinigi, il quale
    cavò da uno di terra fatto da Iacopo della Fonte quando fece la se-
15   poltura della moglie. In San Marco di Firenze, alla cappella de'
    Tessitori di drappo, fece in una tavola nel mezzo S. Croce e dagli
    lati S. Marco, S. Giovanni Evangelista, S. Antonino arcivescovo di
    Firenze et altre figure. Chiamato poi con gl'altri pittori all'opera
    che fece Sisto Quarto pontefice nella cappella del palazzo, in com-
20   pagnia di Sandro Botticello, di Domenico Ghirlandaio, dell'Abbate di
    S. Clemente, di Luca da Cortona e di Piero Perugino, vi dipinse di
    sua mano tre storie, nelle quali fece la sommersione di Faraone nel
    mar Rosso, la predica di Cristo ai popoli lungo il mare di Tiberiade
    e l'ultima cena degl'Apostoli col Salvatore; nella quale fece una ta-
25   vola a otto facce tirate in prospettiva, e sopra quella, in otto facce simili,
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Edizione Torrentiniana
    Annunziata; e molti quadri e tondi di Madonne a' cittadini. Alle Mo-
    nache di Santo Ambruogio fece la cappella del Miracolo del Sacramento,
    la quale opera è cosa assai buona e delle sue che sono in Fiorenza te-
    nuta la migliore; et in questa fece di naturale il Pico signore della Mi-
30   randola tanto eccellentemente, che e' non pare ritratto ma vivo. Laonde
    egli, che degli amici aveva per la sua buona conversazione, fu con gli altri
    pittori chiamato a far l'opera che fece fare Sisto IIII pontefice nella
    cappella del palazzo. E così in compagnia di Sandro Botticello, di Do-
    menico Ghirlandaio, dell'Abbate di San Clemente, di Luca da Cortona
35   e di Pietro Perugino, vi dipinse di sua mano tre storie, nelle quali fece la
    sommersione di Faraone nel mar Rosso, e la predica di Cristo a' popoli
    lungo il mar di Tiberia e la cena degli Apostoli con Cristo; et in quella
    fece una tavola in otto facce tirate in buona prospettiva, e sopra quella il
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