Volume 3

Edizione Giuntina
    in quella per forza, non pure non si contentarono di veder l'opera,
    il che doveva bastar loro, ma gli rubarono tutti i cartoni, gli schizzi,
    i disegni et ogni altra cosa che vi era di buono. Per la qual cosa si
    sdegnò di maniera Ercole, che, finita l'opera, si partì di Bologna
5   senza punto dimorarvi. E seco ne menò il Duca Tagliapietra, scultore
    molto nominato, il quale in detta opera che Ercole dipinse intagliò
    di marmo que' bellissimi fogliami che sono nel parapetto dinanzi a
    essa cappella, et il quale fece poi in Ferrara tutte le finestre di pietra
    del palazzo del Duca, che sono bellissime. Ercole dunque, infastidito
10   finalmente dallo star fuori di casa, se ne stette poi sempre in Ferrara
    in compagnia di colui; e fece in quella città molte opere.
    Piaceva a Ercole il vino straordinariamente; per che spesso ine-
    briandosi, fu cagione di accortarsi la vita, la quale avendo condotta
    senza alcun male insino agl'anni quaranta, gli cadde un giorno la goc-
15   ciola di maniera che in poco tempo gli tolse la vita. Lasciò Guido
    Bolognese pittore suo creato, il quale l'anno 1491 - come si vede
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Edizione Torrentiniana
    legnaiuolo alcuni pittori, et in chiesa si rinchiusero vicino alla cappella
    che egli faceva; e la notte in quella entrarono per forza, onde gli videro
    l'opera e gli rubarono tutti i cartoni, gli schizzi et i disegni. Per la qual
20   cosa Ercole si sdegnò di maniera che, finita tale opera, disegnò partirsi di
    Bologna et isviare di quella città il Duca Tagliapietra scultore, ch'era
    così nominato; il quale in detta opera che Ercole dipinse intagliò di
    marmo bellissimi fogliami nel parapetto dinanzi a essa cappella, et in
    Ferrara fece tutte le finestre di pietra nel palazzo del Duca, che sono
25   bellissime. Laonde già venutogli a fastidio lo star fuori di casa, egli a
    Ferrara se ne tornò in compagnia di colui; e fece per quella città
    dell'altre opere senza numero.
    Era Ercole persona a cui molto piaceva il vino, e spesso inebriandosi
    fu cagione di accortarsi la vita, la quale condusse libera senza alcun
30   male fino agli anni XXXX: poi gli cadde un giorno la gocciola di
    maniera che in poche ore gli tolse la vita. E da uno amico non molto
    dopo gli fu fatto questo epitaffio:
    HERCULES FERRARIEN.
    INGENIUM FUIT ACRE MIHI SIMILESQUE FIGURAS
35   NATURAE EFFINXIT NEMO COLORE MAGIS.
    Lasciò Guido Bolognese pittore suo creato, il quale sotto il portico di
    S. Piero a Bologna fece a fresco un Crocifisso, coùlladroni, cavalli, soldati
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