Volume 3

Edizione Giuntina
    hanno in esse operato, come quelli che conoscevano la istoria
    essere veramente lo specchio della vita umana, non per narrare
    asciuttamente i casi occorsi a un principe o d'una republica, ma per
    avvertire i giudizii, i consigli, i partiti et i maneggi degli uomini, ca-
5   gione poi delle felici et infelici azzioni - il che è proprio l'anima
    dell'istoria, e quello che invero insegna vivere e fa gli uomini pru-
    denti, e che appresso al piacere che si trae del vedere le cose passate
    come presenti, è il vero fine di quella -: per la qual cosa avendo io preso
    a scriver la istoria de' nobilissimi artefici per giovar all'arti
10   quanto patiscono le forze mie, et appresso per onorarle, ho tenuto
    quanto io poteva, ad imitazione di così valenti uomini, il medesimo
    modo; e mi sono ingegnato non solo di dire quel che hanno fatto, ma di
    scegliere ancora discorrendo il meglio dal buono e l'ottimo dal mi-
    gliore, e notare un poco diligentemente i modi, le arie, le maniere, i
15   tratti e le fantasie de' pittori e degli scultori; investigando, quanto più
    diligentemente ho saputo, di far conoscere a quegli che questo per
    se stessi non sanno fare, le cause e le radici delle maniere e del mi-
    glioramento e peggioramento delle arti accaduto in diversi tempi et in
    diverse persone. E perché nel principio di queste Vite io parlai de la
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Edizione Torrentiniana
20   o con magnanimità hanno in esse operato, come quelli che conoscevano
    la istoria essere veramente lo specchio della vita umana, non per narrare
    asciuttamente i casi occorsi a un principe od a una republica, ma per av-
    vertire i giudizii i consigli, i partiti et i maneggi degli uomini, cagione poi
    delle felici et infelici azzioni - il che è proprio l'anima della istoria,
25   e quello che invero insegna vivere e fa gli uomini prudenti, e che appresso
    al piacere che si trae del vedere le cose passate come presenti, è il vero
    fine di quella -: per la qual cosa avendo io preso a scriver la istoria de'
    nobilissimi artefici per giovar all'arti quanto patiscono le forze mie, et
    appresso per onorarle, ho tenuto quanto io poteva, ad imitazione di così
30   valenti uomini, il medesimo modo; e mi sono ingegnato non solo di dire
    quel che hanno fatto, ma di scegliere ancora discorrendo il meglio dal
    buono e l'ottimo dal migliore, e notare un poco diligentemente i modi,
    le arie, le maniere, i tratti e le fantasie de' pittori e degli scultori; investi-
    gando, quanto più diligentemente ho saputo, di far conoscere a quegli
35   che questo per se stessi non sanno fare, le cause e le radici delle maniere
    e del miglioramento e peggioramento delle arti accaduto in diversi tempi
    et in diverse persone. E perché nel principio di queste Vite io parlai de la
    nobiltà et antichità di esse arti quanto a questo proposito si richiedeva,
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