Volume 3

Edizione Giuntina
    Berto (non tacerò anco questo di lui), dopo aver molti quadri con
    bella maniera lavorati che sono nelle case di molti cittadini, si morì
    appunto in sul fiorire, troncando la buona speranza che si aveva di
    lui. Ma tornando a Chimenti, egli, stato non molto tempo in Firenze,
5   se ne tornò in Ungheria, dove continuando nel servizio del re, prese,
    andando su per il Danubio a dar disegni di molina, per la stracchezza
    un'infermità che in pochi giorni lo condusse all'altra vita. L'opere
    di questi maestri furono nel 1470 incirca.
    Visse ne' medesimi tempi et abitò Roma al tempo di papa Sisto
10   Quarto Baccio Pintelli fiorentino, il qual per la buona pratica che
    ebbe nelle cose d'architettura meritò che il detto Papa in ogni sua
    impresa di fabriche se ne servisse. Fu fatta dunque col disegno di
    costui la chiesa e convento di S. Maria del Popolo, et in quella alcune
    cappelle con molti ornamenti, e particolarmente quella di Domenico
15   della Rovere cardinale di San Clemente e nipote di quel Papa. Il
    medesimo fece fare col disegno di Baccio un palazzo in Borgo Vec-
    chio, che fu allora tenuto molto bello e ben considerato edifizio. Fece
    il medesimo sotto le stanze di Nicola la libreria maggiore, et in pa-
    lazzo la cappella detta di Sisto, la quale è ornata di belle pitture. Ri-
20   fece similmente la fabrica del nuovo spedale di Santo Spirito in
    Sassi, la quale era l'anno 1471 arsa quasi tutta da' fondamenti,
    aggiugnendovi una lunghissima loggia e tutte quelle utili commo-
    dità che si possono disiderare; e dentro, nella lunghezza dello spedale,
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Edizione Torrentiniana
    predetto, il quale nella città di Fiorenza patria sua lavorò ancora per le
25   case de' cittadini alcuni tondi di Nostra Donna molto lodati da chi gli
    vide. Ma non contentandosi la fortuna che e' passasse più là con l'arte,
    di XVIII anni ce lo rapì. Chimenti un'altra volta ritornato nella Unghe-
    ria, non dimorò molto tempo in quella, perché andando su pel Danubio a
    dar disegni per le mulina, prese per la stracchezza una infermità che in
30   brevissimi giorni lo condusse ad un'altra vita.
    Le opere di questi maestri furono circa il MCCCCLXX, quando ancora
    fu appresso di papa Sisto IIII Baccio Pintelli fiorentino, il quale per lo
    ingegno suo nella architettura meritò che il predetto Papa in ogni sua im-
    presa se ne servisse. Costui dunque fabricò Santa Maria del Popolo, la li-
35   breria di palazzo, lo spedale di Santo Spirito in Sassia; e con tutta quella
    magnificenzia che e' poté, si sforzò onoratamente servire il Papa. Fece
    Ponte Sisto in su il Tevere, e la cappella in palazzo detta di Sisto, con
    tutte quelle chiese che rinovò il detto Papa nel Giubileo. Et affermano
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