Volume 3

Edizione Giuntina
    e' dipigneva. Dolse la morte sua a molti amici et a Cosimo de' Me-
    dici particolarmente et a papa Eugenio, il quale in vita sua volle
    dispensarlo che potesse avere per sua donna legitima la Lucrezia di
    Francesco Buti, la quale, per potere far di sé e dell'appetito suo come
5   gli paresse, non si volse curare d'avere.
    Mentre che Sisto IIII viveva, Lorenzo de' Medici, fatto ambasciator
    da' Fiorentini, fece la via di Spoleti per chiedere a quella comunità il
    corpo di fra' Filippo per metterlo in S. Maria del Fiore in Fiorenza;
    ma gli fu risposto da loro che essi avevano carestia d'ornamento, e
10   massimamente d'uomini eccellenti; per che per onorarsi gliel do-
    mandarono in grazia, aggiugnendo che avendo in Fiorenza infiniti
    uomini famosi e quasi di superchio, che e' volesse fare senza questo:
    e così non l'ebbe altrimenti. Bene è vero che deliberatosi poi di ono-
    rarlo in quel miglior modo ch'e' poteva, mandò Filippino suo figliuolo
15   a Roma al cardinale di Napoli per fargli una cappella; il quale passan-
    do da Spoleti, per commessione di Lorenzo fece fargli una sepoltura
    di marmo sotto l'organo e sopra la sagrestia, dove spese cento ducati
    d'oro, i quali pagò Nofri Tornaboni maestro del banco de' Medici;
    e da messer Agnolo Poliziano gli fece fare il presente epigramma,
20   intagliato in detta sepoltura di lettere antiche:
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Edizione Torrentiniana
    papa Eugenio, il quale in vita sua volse dispensarlo che potesse avere
    per donna legitima la Lucrezia di Francesco Buti, la quale, per potere far
    di sé e de lo appetito suo come paresse, non si volse curare d'avere.
    Mentre che Sisto IIII viveva, Lorenzo de' Medici, fatto ambasciatore
25   da' Fiorentini, fece la via di Spoleti per chiedere a quella comunità
    il corpo di fra' Filippo per metterlo in Santa Maria del Fiore in
    Fiorenza; ma gli fu risposto da loro che essi avevano carestia d'orna-
    mento, e massimamente d'uomini eccellenti; per che per onorarsi gliel
    domandarono in grazia, avendo in Fiorenza infiniti uomini famosi e
30   quasi di superchio, che e' volesse fare senza questo: e così non lo ebbe
    altrimenti. Bene è vero che deliberatosi poi di onorarlo in quel miglior
    modo ch'e' poteva, mandò Filippino suo figliuolo a Roma al cardinale
    di Napoli per fargli una cappella; il quale passando da Spoleti, per
    commissione di Lorenzo fece fargli una sepoltura di marmo sotto l'orga-
35   no sopra la sagrestia, dove spese cento ducati d'oro, i quali pagò No-
    fri Tornabuoni mastro del banco de' Medici; e da messer Agnolo Po-
    liziano gli fece fare il presente epigramma, intagliato in detta sepoltura
    di lettere antiche:
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