Volume 3

Edizione Giuntina
    et altre molte cose che per non esser lungo non accade raccon-
    tare, e particolarmente di figure piccole molti cassoni che sono per
    le case de' cittadini. E nella Parte Guelfa di Fiorenza si vede fra
    gl'armamenti vecchi alcune barde fatte da lui, molto ben lavorate.
5   Fece ancora per la Compagnia di S. Bastiano, in un gonfalone, il detto
    Santo alla colonna e certi Angeli che lo coronano; ma oggi è guasto
    e tutto consumato dal tempo.
    Lavorava in Arezzo, ne' tempi di Lazaro, finestre di vetro Fa-
    biano Sassoli aretino, giovane in quello esercizio di molta intelli-
10   genza, come ne fanno fede l'opere che sono di suo nel Vescovado,
    Badia, Pieve et altri luoghi di quella città; ma non aveva molto di-
    segno e non aggiugneva a gran pezzo a quelle che Parri Spinelli fa-
    ceva. Per che deliberando, sì come ben sapeva cuocere i vetri, com-
    mettergli et armargli, così voler far qualche opera che fusse anco di
15   ragionevole pittura, si fece fare a Lazaro due cartoni a sua fantasia
    per fare due finestre alla Madonna delle Grazie. E ciò avendo otte-
    nuto da Lazaro, che amico suo e cortese artefice era, fece le dette
    finestre, e le condusse di maniera belle e benfatte che non hanno da
    vergognarsi da molte. In una è una Nostra Donna molto bella,
20   e nell'altra, la quale è di gran lunga migliore, è una Resur[r]ezzione
    di Cristo, che ha dinanzi al sepolcro un armato in iscorto, che per
    essere la finestra piccola, e per conseguente la pittura, è maraviglia
    come in sì poco spazio possono apparire quelle figure così grandi.
    Molte altre cose potrei dire di Lazaro, il quale designò benissimo,
25   come si può vedere in alcune carte del nostro libro; ma perché così
    mi par ben fatto, le tacerò.
    Fu Lazaro persona piacevole et argutissimo nel parlare; et ancora
    che fusse molto dedito ai piaceri, non però si partì mai dalla vita
    onesta. Visse anni 72, e lasciò Giorgio suo figliuolo, il quale attese
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Edizione Torrentiniana
30   Castiglione Aretino una tavola a tempera in S. Francesco, e molti altri
    lavori i quali sono in corpi di cassoni di figure piccole per la città sua in
    varie casa de' cittadini. Et in Firenze nella Parte Guelfa si veggono
    ancora de le barde di suo lavoro.
    Era Lazaro persona piacevole e motteggera molto, et argutissima
35   nel modo del parlar suo; et ancora che per diletto e comodo suo e' si desse
    molto a' piaceri, non si partì però mai da la vita onesta. Visse anni
    LXXIII, e lasciò Giorgio suo figliuolo, il quale attese continovamen-
    te alla antiquità de' vasi di terra aretini. Egli nel tempo che era in
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