Volume 3

Edizione Giuntina
    il luogo, e l'onde che significano il fiume. Piansero costui infiniti suoi
    amici artefici, e massimamente i più poveri, quali di continuo be-
    neficò. Così dunque cristianamente vivendo, lasciò al mondo odore
    della bontà sua e delle egregie sue virtù. Parmi che se gli possa attri-
5   buire che dagli antichi Greci e da' Romani in qua non sia stato il più
    raro né il più eccellente di lui; e tanto più merita lode, quanto ne'
    tempi suoi era la maniera todesca in venerazione per tutta Italia e
    dagli artefici vecchi esercitata, come in infiniti edifici si vede. Egli
    ritrovò le cornici antiche, e l'ordine toscano, corintio, dorico et ionico
10   alle primiere forme restituì. Ebbe un discepolo dal Borgo a Bug-
    giano, detto il Buggiano, il quale fece l'acquaio della sagrestia di
    S. Reparata con certi fanciulli che gettano acqua, e fece di marmo la
    testa del suo maestro ritratta di naturale, che fu posta dopo la sua
    morte in S. Maria del Fiore alla porta a man destra entrando in
15   chiesa, dove ancora è il sottoscritto epitaffio, messovi dal publico
    per onorarlo dopo la morte così come egli vivo aveva onorato la pa-
    tria sua:
- pagina 196 -

Edizione Torrentiniana
    sul Po, che le foglie fanno il cognome del castello, e l'onde del fiume.
    Piansero costui infiniti suoi amici artefici, e massime i più poveri, quali
20   di continuo beneficò; e così cristianamente vivendo, lasciò al mondo
    odore della bontà sua e delle egregie sue virtù. Parmi che si gli possa
    attribuire che dagli antichi Greci e da' Romani in qua non ci sia stato il
    più raro né il più eccellente di lui; e tanto più merita lode, quanto ne' tem-
    pi suoi era la maniera todesca in venerazione per tutta Italia e dagli
25   artefici vecchi esercitata, come in infiniti edifici si vede: San Petro-
    nio di Bologna, Santa Maria del Fiore in Fiorenza, la chiesa di San-
    ta Croce et Orto S. Michele, e similmente il palazzo e la loggia de'
    Signori; la Certosa di Pavia, il Duomo di Siena e quello di Pisa, e
    molti altri edifici che non fa mestiero nominarli. Egli ritrovò le cornici
30   antiche, e l'ordine toscano, corintio, dorico et ionico alle primiere forme
    restituì.
    Ebbe un discepolo dal Borgo a Buggiano, detto il Buggiano, il quale
    fece l'acquaio della sagrestia di Santa Reparata con certi fanciulli che
    gettano acqua; e fece di marmo la testa del suo maestro ritratta di na-
35   turale, che fu posta dopo la sua morte in Santa Maria del Fiore alla
    porta a man destra entrando in chiesa, dove ancora è il sottoscritto
    epitaffio, messovi dal publico per onorarlo dopo la morte così come egli
    vivo aveva onorato la patria sua:
- pagina 196 -
pagina precedentepagina successiva