Volume 2

Edizione Giuntina
    particolarmente una Nostra Donna quando è annunziata, perché in
    essa espresse vivamente la paura e lo spavento che nel salutarla Ga-
    briello mise in Maria Vergine, la qual pare che tutta piena di gran-
    dissimo timore voglia quasi mettersi in fuga. È di mano di Giotto
5   parimente la tavola dell'altar maggiore di detta capella, la quale vi si è
    tenuta insino a oggi et anco vi si tiene, più per una certa reverenza
    che s'ha all'opera di tanto uomo che per altro. E in S. Croce sono
    quattro cappelle di mano del medesimo, tre fra la sagrestia e la capella
    grande, et una dall'altra banda. Nella prima delle tre, la quale è di
10   messer Ridolfo de' Bardi, che è quella dove sono le funi delle cam-
    pane, è la vita di S. Francesco, nella morte del quale un buon numero
    di frati mostrano assai acconciamente l'effetto del piangere. Nell'altra,
    che è della famiglia de' Peruzzi, sono due istorie della vita di S. Gio-
    vanni Battista al quale è dedicata la capella, dove si vede molto viva-
15   mente il ballare e saltare d'Erodiade e la prontezza d'alcuni serventi
    presti ai servigi della mensa. Nella medesima sono due storie di
    S. Giovanni Evangelista maravigliose, cioè quando risuscita Drusia-
    na e quando è rapito in cielo. Nella terza, ch'è de' Giugni, intitolata
    agl'Apostoli, sono di mano di Giotto dipinte le storie del martirio
20   di molti di loro. Nella quarta, che è dall'altra parte della chiesa
    verso tramontana, la quale è de' Tosinghi e degli Spinelli e dedicata
    all'Assunzione di Nostra Donna, Giotto dipinse la Natività, lo Sposa-
    lizio, l'essere Annunziata, l'Adorazione de' Magi, e quando ella
    porge Cristo piccol fanciullo a Simeone, che è cosa bellissima, perché
25   oltre a un grande affetto che si conosce in quel vecchio ricevente Cri-
    sto, l'atto del fanciullo, che avendo paura di lui porge le braccia e si
    rivolge tutto timorosetto verso la madre, non può essere né più af-
    fettuoso né più bello. Nella morte poi di essa Nostra Donna sono
    gl'Apostoli et un buon numero d'Angeli con torchî in mano, molto
30   belli. Nella capella de' Baroncelli in detta chiesa è una tavola a tem-
    pera di man di Giotto, dove è condotta con molta diligenza l'incoronazione
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Edizione Torrentiniana
    l'Angelo, nella quale contrafece lo spavento e la paura che, nel salutarla
    Gabriello, la fe' mettere con grandissimo timore quasi in fuga; et in Santa
    Croce quattro cappelle, tre poste fra la sagrestia e la cappella grande:
35   nella prima e dove si suonono oggi le campane vi è fatto di sua mano la
    vita di San Francesco, e l'altre due una è della famiglia de' Peruzzi e
    l'altra de' Giugni, e un'altra dall'altra parte di essa cappella grande.
    Nella cappella ancora de' Baroncelli è una tavola a tempera con diligenza
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