Volume 2

Edizione Giuntina
    concordia che fanno i lumi con l'ombre. Così, dunque, il primo mo-
    dello onde uscì la prima imagine dell'uomo fu una massa di terra;
    e non senza cagione, perciò che il divino Architetto del tempo e della
    natura, come perfettissimo, volle mostrare nella imperfezzione della
5   materia la via del levare e dell'aggiugnere, nel medesimo modo che
    sogliono fare i buoni scultori e pittori, i quali, ne' lor modelli, aggiun-
    gendo e levando riducono le imperfette bozze a quel fine e perfezzione
    ch'e' vogliono. Diedegli colore vivacissimo di carne, dove s'è tratto
    nelle pitture poi da le miniere della terra gli istessi colori per con-
10   traffare tutte le cose che accaggiono nelle pitture.
    Bene è vero che e' non si può affermare per certo quello che ad
    imitazione di così bella opera si facessino gli uomini avanti al Diluvio
    in queste arti, avvegnaché verisimilmente paia da credere che essi
    ancora e scolpissero e dipignessero d'ogni maniera; poiché Belo fi-
15   gliuolo del superbo Nebrot, circa CC anni dopo il Diluvio, fece fare
    la statua donde nacque poi la idolatria, e la famosissima nuora sua
    Semiramis regina di Babilonia, nella edificazione di quella città, pose
    tra gli ornamenti di quella non solamente variate e diverse spezie di
    animali ritratti e coloriti di naturale, ma la imagine di se stessa e di
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Edizione Torrentiniana
20   l'unione e la discordante concordia che fanno i lumi con l'ombre.
    Così, dunque, il primo modello onde uscì la prima imagine dell'uomo fu
    una massa di terra; e non senza cagione, perciò che il divino Architetto
    del tempo e della natura, come perfettissimo, volse mostrare nella im-
    perfezzione della materia la via del levare e dell'aggiugnere, nel mede-
25   simo modo che sogliono fare i buoni scultori e pittori, i quali, ne'
    lor modelli, aggiungendo e levando riducono le imperfette bozze a quel
    fine e perfezzione ch'e' vogliono. Diedegli colore vivacissimo di carne,
    dove s'è tratto nelle pitture poi da le miniere della terra gli istessi
    colori per contraffare tutte le cose che accaggiono nelle pitture.
30   Bene è vero che e' non si può affermare per certo quello che ad imitazio-
    ne di così bella opera si facessino gli uomini avanti al Diluvio in queste
    arti, avvegnaché verisimilmente paia da credere che essi ancora e scolpis-
    sero e dipignessero d'ogni maniera; poiché Belo figliuolo del superbo Ne-
    brot, circa CC anni dopo la inondazione generale, fece fare la statua donde
35   nacque poi la idolatria, e la famosissima nuora sua Semiramis regina
    di Babilonia, nella edificazione di quella città, pose tra gli ornamenti
    di quella non solamente variate e diverse spezie di animali ritratti e
    coloriti di naturale, ma e la imagine di se stessa e di Nino suo marito
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