Volume 2

Edizione Giuntina
    la buona maniera sua, gli fece dipigner nella sala della casa vec-
    chia de' Medici - che poi restò a Lorenzo fratel carnale di Cosimo
    Vecchio, murato che fu il palazzo grande - tutti quegli uomini fa-
    mosi che ancor oggi assai ben conservati vi si veggiono. La quale
5   opera finita, perché Lorenzo di Bicci disiderava, come ancor fanno i
    medici che si esperimentano nell'arte loro sopra la pelle de' poveri
    uomini di contado, esercitarsi ne' suoi studî della pittura dove le cose
    non sono così minutamente considerate, per qualche tempo accettò
    tutte l'opere che gli vennono per le mani; onde fuor della Porta a
10   S. Friano dipinse al Ponte a Scandicci un tabernacolo nella maniera
    che ancor oggi si vede, et a Cerbaia sotto un portico dipinse in una
    facciata, in compagnia d'una Nostra Donna, molti Santi assai ac-
    conciamente.
    Essendogli poi dalla famiglia de' Martini fatta allogazione d'una
15   capella in S. Marco di Firenze, fece nelle facciate a fresco molte
    storie della Madonna, e nella tavola essa Vergine in mez[z]o a molti
    Santi; e nella medesima chiesa, sopra la capella di S. Giovanni
    Evangelista della famiglia de' Landi, dipinse a fresco un agnolo
    Raffaello e Tobia. E poi, l'anno 1418, per Ricciardo di messer Nic-
20   colò Spinelli fece nella facciata del convento di S. Croce, in sulla piaz-
    za, in una storia grande a fresco un S. Tommaso che cerca la piaga a
    Gesù Cristo et appresso et intorno a lui tutti gli altri Apostoli che
    reverenti et ingenocchioni stanno a veder cotal caso; et appresso alla
- pagina 316 -

Edizione Torrentiniana
25   Fece Lorenzo in Santa Maria del Fiore a tutte le cappelle, sotto le
    finestre, figure, e per la chiesa la imagine de' XII Apostoli per sacrare
    la chiesa e mettervi le croci. Nella chiesa di Camaldoli di Fiorenza, per
    la Compagnia de' Martiri, dipinse una facciata della storia loro, con
    due cappelle; e nella chiesa del Carmino un'altra facciata, quando essi
30   martiri sono condannati a la morte e vanno al tormento, e tutti i croci-
    fissi che da una pratica grande e maestria onesta sono condotti. Nelle
    quali opere si vede ingegno, et infiniti suoi tratti in attitudine per con-
    trafar la natura. Su la piazza di Santa Croce fece, fuori nella facciata
    del convento, la storia d'un S. Tommaso col resto degli Apostoli, il quale
35   cerca la piaga a Cristo, e similmente una Assunta in cielo in campo d'oro
    con infinito numero d'Angeli intorno e San Tommaso che la Cintola
    riceve, frescamente e con vivi colori lavorati. Et a canto a queste opre
    lavorò un San Cristofano, il quale è di altezza di braccia XIII e
- pagina 316 -
pagina precedentepagina successiva