Volume 2

Edizione Giuntina
    a morte l'odiavano, con grandissima amorevolezza nel suo ritorno
    lo ricevettero e poi sempre sommamente l'amarono, sì fattamente
    er'egli fattosi gentile e cortese.
    Nacque Gherardo in Fiorenza l'anno 1354, e crescendo come quel-
5   lo che aveva dalla natura l'ingegno aplicato al disegno, fu messo con
    Antonio da Vinezia a imparare a disegnare e dipignere; per che,
    avendo nello spazio di molti anni non solamente imparato il disegno
    e la pratica de' colori, ma dato saggio di sé per alcune cose con bella
    maniera lavorate, si partì da Antonio Viniziano, e cominciando a
10   lavorare sopra di sé fece in S. Croce nella capella de' Castellani - la
    quale gli fu fatta dipignere da Michele di Vanni, onorato cittadino di
    quella famiglia - molte storie di S. Antonio abate, in fresco, et alcune
    ancora di S. Niccolò vescovo, con tanta diligenza e con sì bella ma-
    niera ch'elleno furono cagione di farlo conoscere a certi Spagnuoli,
15   che allora in Fiorenza per loro bisogne dimoravano, per eccellente
    pittore e, che è più, che lo conducessero in Ispagna al re loro, che lo
    vide e ricevette molto volentieri, essendo allora massimamente ca-
    restia di buoni pittori in quella provincia. Né a disporlo che si partisse
    della patria fu gran fatica, perciò che avendo in Fiorenza, dopo il
20   caso de' Ciompi e che Michele di Lando fu fatto gonfaloniere, avuto
    sconce parole con alcuni, stava più tosto con pericolo della vita che
    altramente.
    Andato dunque in Ispagna e per quel re lavorando molte cose, si
    fece, per i gran premî che delle sue fatiche riportava, ricco et onorato
25   par suo; per che, disideroso di farsi vedere e conoscere agl'amici e pa-
    renti in quello miglior stato, tornato alla patria, fu in essa molto carezzato
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Edizione Torrentiniana
    trattabile e benigno, che ritornando a Fiorenza, infiniti di quegli i quali
    inanzi la sua partita a morte lo odiavano, con grandissima tenerezza
    nel suo ritorno lo amarono per essersi fatto sì gentile e sì cortese.
30   Gherardo fu di[s]cepolo d'Antonio da Vinegia, e i suoi primi princi-
    pii furono in Santa Croce nella cappella di Santo Antonio de' Castel-
    lani, ove fece in fresco alcune cose, le quali furono poi cagione di
    farlo conoscere a' mercanti spagnuoli, che venuti a Fiorenza per lor
    bisogni, partendosi in Ispagna appresso il loro re lo condussero; dove
35   molti anni dimorando e grandissima copia de lavori faccendo e di quelli
    premio onorato traendo, a la sua patria, desideroso di farsi rivedere e
    conoscere, fece ritorno. Nella quale con molte carezze dagli amici e da'
    cittadini ricevuto, non andò molto tempo che gli fu data a dover dipignere
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