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modello, et a suolo a suolo si cuoce per cavare la umidità della terra; |
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e questa serve poi alla figura perché, gittando la statua, tutta questa |
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anima, ch'è soda, vien vacua né si riempie di bronzo, che non si po- |
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trebbe movere per lo peso; così ingrossano tanto e con pari misure |
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questa anima, che scaldando e cocendo i suoli come è detto, quella |
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terra vien cotta bene e così priva in tutto dell'umido, che, gittandovi |
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poi sopra il bronzo, non può schizzare o fare nocumento, come si è |
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visto già molte volte con la morte de' maestri e con la rovina di tutta |
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l'opera. Così vanno bilicando questa anima et assettando e contra- |
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pesando i pezzi finché la riscontrino e riprovino, tanto ch'eglino ven- |
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gono a fare che si lasci appunto la grossezza del metallo o la sottilità |
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di che vuoi che la statua sia. |
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Armano spesso questa anima per traverso con pernî di rame e con |
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ferri che si possino cavare e mettere, per tenerla con sicurtà e forza |
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maggiore. Questa anima, quando è finita, nuovamente ancora si ri- |
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cuoce con fuoco dolce, e cavatane interamente l'umidità, se pur ve ne |
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fusse restata punto, si lascia poi riposare; e ritornando a' cavi del ges- |
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so, si formano quelli pezzo per pezzo con cera gialla che sia stata in |
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molle e sia incorporata con un poco di trementina e di sevo. Fondutala |
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dunque al fuoco, la gettano a metà per metà ne' pezzi di cavo di maniera |