Volume 1

Edizione Giuntina
    averanno di buono, d'utile e di giovevole, obbligo in tutto a Vostra
    Eccellenza illustrissima, poiché, in stando io al servigio di Lei,
    ho avuto, con lo ozio che Le è piaciuto di darmi e col maneggio di
    molte anzi infinite Sue cose, comodità di mettere insieme e dare al
5   mondo tutto quello che al perfetto compimento di questa opera
    parea si richiedesse. E non sarebbe quasi impietà nonché ingra-
    titudine che io ad altri dedicassi queste Vite o che gl'artefici da
    altri che da Voi riconoscessino qualunque cosa in esse averanno di
    giovamento o piacere, quando non pure col Vostro aiuto e favore
10   uscirono da prima et ora di nuovo in luce, ma siete Voi, ad immita-
    zione degli avoli Vostri, solo padre, signore et unico protet[t]ore di
    esse nostre arti ? Onde è bene degna e ragionevole cosa che da quelle
    sieno fatte, in Vostro servigio et a Vostra eterna e perpetua memoria,
    tante pitture e statue nobilissime e tanti maravigliosi edifizii di tutte
15   le maniere.
    Ma se tutti Vi siamo, che siamo infinitamente, per queste e altre
    cagioni obbligatissimi, quanto più Vi debbo io che ho da Voi sem-
    pre avuto (così al desio e buon volere avesse risposto l'ingegno e la
    mano) tante onorate occasioni di mostrare il mio poco sapere, che,
20   qualunque egli sia, a grandissimo pez[z]o non agguaglia nel suo grado
    la grandezza dell'animo Vostro e la veramente reale magnificenza ?
    Ma che fo io ? è pur meglio che così me ne stia, che ch'io mi metta
    a tentare quello che a qualunche e più alto e nobile ingegno, nonché
    al mio piccolissimo, sarebbe del tutto impossibile.
25   Accetti dunque Vostra Eccellenza illustrissima questo mio, anzi
    pur Suo, libro delle Vite degli artefici del disegno, et a somiglianza
    del grande Iddio più all'animo mio et alle buone intenzioni che
    all'opera riguardando, da me prenda ben volentieri non quello che
    io vorrei e doverrei, ma quello che io posso.
30   Di Fiorenza, alli 9 di gennaio 1568.
    Di Vostra Eccell[enza] Illustrissima obligatissimo servitore
    Giorgio Vasari.
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