Volume 1

Edizione Giuntina
    Il componimento suo si fa di tre sorte marmi che vengono de'
    monti di Carrara, l'uno de' quali è bianco finissimo e candido, l'altro
    non è bianco ma pende in livido, che fa mezzo a quel bianco, et il
    terzo è un marmo bigio, di tinta che trae in argentino, che serve per
5   iscuro. Di questi volendo fare una figura, se ne fa un cartone di
    chiaro e scuro con le medesime tinte; e ciò fatto, per i dintorni di que'
    mez[z]i e scuri e chiari a' luoghi loro si commette nel mez[z]o con
    diligenza il lume di quel marmo candido, e così i mez[z]i, e gli scuri
    allato a que' mez[z]i, secondo i dintorni stessi che nel cartone ha fatto
10   l'artefice. E quando ciò hanno commesso insieme e spianato di sopra
    tutti i pezzi de' marmi, così chiari come scuri e come mez[z]i, piglia
    l'artefice che ha fatto il cartone un pennello di nero temperato, quan-
    do tutta l'opra è insieme commessa in terra, e tutta sul marmo la
    tratteggia e proffila dove sono gli scuri, a guisa che si contorna, trat-
15   teggia e proffila con la penna una carta che avesse disegnata di chia-
    roscuro. Fatto ciò, lo scultore viene incavando coi ferri tutti quei trat-
    ti e proffili che il pittore ha fatti, e tutta l'opra incava dove ha disegnato
    di nero il pennello. Finito questo si murano ne' piani a pez[z]i a
    pez[z]i, e finito, con una mistura di pegola nera bollita (o asfalto) e
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Edizione Torrentiniana
20   Il componimento suo si fa di tre sorte marmi che vengono de' monti di
    Carrara, l'uno de' quali è bianco finissimo e candido, l'altro non è bianco
    ma pende in livido, che fa mez[z]o a quel bianco, et il terzo è un marmo
    bigio, di tinta che trae in argentino, che serve per iscuro. Di questi vo-
    lendo fare una figura, se ne fa un cartone di chiaro e scuro con le mede-
25   sime tinte; e ciò fatto, per i dintorni di que' mez[z]i e scuri e chiari a'
    luoghi loro si commette nel mez[z]o con diligenzia il lume di quel marmo
    candido, e così i mez[z]i, e gli scuri allato a que' mez[z]i, secondo i din-
    torni stessi che nel cartone ha fatto l'artefice. E quando ciò hanno
    commesso insieme e spianato di sopra tutti i pezzi de' marmi, così chiari
30   come scuri e come mez[z]i, pigl[i]a lo artefice che ha fatto il cartone un
    pennello di nero temperato, quando tutta l'opra è insieme commessa in
    terra, e tutta sul marmo la tratteggia e proffila dove sono gli scuri, a
    guisa che si contorna, tratteggia e proffila con la penna una carta che
    avesse disegnata di chiaro o scuro. Fatto ciò, lo scultore viene incavando
35   coi ferri tutti quei tratti e proffili che il pittore ha fatti, e tutta l'opra
    incava dovunque ha disegnato di nero il pennello. Finito questo si mu-
    rano nei piani a pezzi a pezzi, e finito, con una mistura di pegola nera
    bollita (o asfalto) e nero di terra, si riempiono tutti gli incavi che ha
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