Volume 1

Edizione Giuntina
    sopra il gesso, che il legno od altro ascostovi sotto paresse
    tutto una massa d'oro. Il che si fa in questa maniera: ingessasi
    il legno con gesso sottilissimo impastato con la colla più tosto dolce
    che cruda, e vi si dà sopra grosso più mani, secondo che il legno è
5   lavorato bene o male; inoltre, raso il gesso e pulito, con la chiara del-
    l'uovo schietta sbattuta sottilmente con l'acqua dentrovi, si tempera
    il bolo armeno macinato ad acqua sottilissimamente, e si fa il primo
    acquidoso, o vogliamo dirlo liquido e chiaro, e l'altro appresso più
    corpulento. Poi si dà con esso almanco tre volte sopra il lavoro, sino
10   che e' lo pigli per tutto bene; e bagnando di mano in mano con un
    pennello con acqua pura dove è dato il bolo, vi si mette su l'oro in
    foglia, il quale sùbito si appicca a quel molle; e quando egli è sop-
    passo, non secco, si brunisce con una zanna di cane o di lupo, sinché
    e' diventi lustrante e bello.
15   Dorasi ancora in un'altra maniera che si chiama a mordente, il che
    si adopera ad ogni sorte di cose - pietre, legni, tele, metalli d'ogni
    spezie, drappi e corami - e non si brunisce come quel primo. Questo
    mordente, che è la maestra che lo tiene, si fa di colori seccaticci a olio
    di varie sorti e di olio cotto con la vernice dentrovi, e dassi in sul le-
20   gno che ha avuto prima due mani di colla. E poi che il mordente è
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Edizione Torrentiniana
    gesso, che il legno od altro ascostovi sotto paresse tutto una massa d'oro.
    Il che si fa in questa maniera: ingessasi il legno con gesso sottilissimo im-
    pastato con la colla più tosto dolce che cruda, e vi si dà sopra grosso più
    mani, secondo che il legno è lavorato bene o male; inoltre, con la chiara
25   dello ovo schietta sbattuta sottilmente con l'acqua dentrovi, si tempera il
    bolo armeno macinato ad acqua sottilissimamente, e si fa il primo acqui-
    doso, o vogliamo dirlo liquido e chiaro, e l'altro appresso più corpulento.
    Poi si dà con esso almanco tre volte sopra il lavoro, sino che e' lo pigli
    per tutto bene; e bagnando di mano in mano con un pennello dove è
30   dato il bolo, vi si mette su l'oro in foglia, il quale sùbito si appicca a quel
    molle; e quando egli è soppasso, non secco, si brunisce con una zanna di
    cane o di lupo, sinché e' diventi lustrante e bello.
    Dorasi ancora in un'altra maniera che si chiama a mordente, che si
    adopera ad ogni sorte di cose - pietre, legni, tele, metalli d'ogni spezie,
35   drappi e corami - e non si brunisce come quel primo. Questo mordente,
    che è la maestra che lo tiene, si fa di colori seccaticci a olio di varie sorti
    e di olio cotto con la vernice dentrovi, e dassi in su il legno che ha avuto
    prima due mani di colla. E poi che il mordente è dato così, non mentre
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