Volume 1

Edizione Giuntina
    quando detti panni atraversassino detti ignudi, ma i colori de' lumi
    di detti panni siano chiari simili alle carni o gialletti o rossigni o vio-
    lati o pagonazzi, con cangiare i fondi scuretti o verdi o azzur[r]i o
    pagonazzi o gialli, purché trag[g]hino a lo oscuro e che unitamente si
5   accompagnino nel girare delle figure con le lor ombre, in quel me-
    desimo modo che noi veggiamo nel vivo che quelle parti che ci si
    apresentano più vicine all'occhio più hanno di lume, e l'altre, perden-
    do di vista, pèrdono ancora del lume e del colore. Così nella pittura si
    debbono adoperare i colori con tanta unione, che e' non si lasci uno
10   scuro et un chiaro sì spiacevolmente ombrato e lummeggiato che e'
    si faccia una discordanza et una disunione spiacevole, salvo che negli
    sbattimenti, che sono quell'ombre che fanno le figure adosso l'una
    all'altra, quando un lume solo percuote adosso a una prima figu-
    ra che viene ad ombrare col suo sbattimento la seconda. E questi
15   ancora, quando accaggiono, voglion esser dipinti con dolcezza et
    unitamente, perché chi gli disordina viene a fare che quella pittura
    par più presto un tappeto colorito o un paro di carte da giucare
    che carne unita o panni morbidi o altre cose piumose, delicate e dolci.
    Ché sì come gli orecchi restano offesi da una musica che fa strepito
20   o dissonanza o durezze (salvo però in certi luoghi et a' tempi, sì come
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Edizione Torrentiniana
    panni siano chiari simili alle carni o gialletti o rossigni o violati o pago-
    nazzi, con cangiare i fondi scuretti o verdi o azzur[r]i o pagonazzi o
    gialli, purché tragghino a lo oscuro e che unitamente si accompagnino nel
    girare delle figure con le loro ombre, in quel medesimo modo che noi veg-
25   giamo nel vivo che quelle parti che ci si apresentano più vicine allo oc-
    chio più hanno di lume, e l'altre, perdendo di vista, pèrdono ancora del
    lume e del colore. Così nella pittura si debbono adoperare i colori con
    tanta unione, che e' non si lasci uno scuro et un chiaro sì spiacevolmente
    ombrato e lummeggiato che e' si faccia una discordanza et una disunione
30   spiacevole, salvo che negli sbattimenti, che sono quelle ombre che fanno le
    figure addosso l'una all'altra, quando un lume solo percuote addosso ad
    una prima figura che viene ad adombrare del suo sbattimento la seconda.
    E questi ancora, quando accaggiono, voglion essere dipinti con dolcezza
    et unitamente, perché chi gli disordina viene a fare che quella pittura
35   par più presto un tappeto colorito o un paro di carte da giucare che carne
    unita o panni morbidi o altre cose piumose, delicate e dolci. Ché sì come
    gli orecchi restano offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o
    durezze (salvo però in certi luoghi et a' tempi, sì come io dissi degli sbattimenti),
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