Volume 1

Edizione Giuntina
    per anima, ma bisogna lasciarla seccar bene. Dapoi fa la cappa, come
    all'altre figure grandi, armandola e mettendovi le cannelle per i venti;
    la cuoce dipoi e ne cava la cera, e così il cavo si resta netto, sì che age-
    volmente si possono gittare. Il simile si fa de' bassi e de' mez[z]i rilievi e
5   d'ogni altra cosa di metallo. Finiti questi getti, l'artefice dipoi con ferri
    appropriati, cioè bulini, ciappole, strozzi, ceselli, puntelli, scarpelli
    e lime, lieva dove bisogna e dove bisogna spigne all'indentro e rinetta
    le bave; e con altri ferri che radono raschia e pulisce il tutto
    con diligenza et ultimamente con la pomice gli dà il pulimento.
10   Questo bronzo piglia col tempo per se medesimo un colore che trae
    in nero e non in rosso come quando si lavora. Alcuni con olio lo fanno
    venire nero, altri con l'aceto lo fanno verde, et altri con la vernice li
    dànno il colore di nero, tale che ognuno lo conduce come più gli pia-
    ce. Ma quello che veramente è cosa maravigliosa, è venuto a' tempi
15   nostri questo modo di gettar le figure così grandi come piccole in
    tanta eccellenza, che molti maestri le fanno venire nel getto in modo
    pulite che non si hanno a rinettare con ferri, e tanto sottili quanto è
    una costola di coltello. E quello che è più, alcune terre e ceneri che a
    ciò s'adoperano sono venute in tanta finezza che si gettano d'argento
20   e d'oro le ciocche della ruta e ogni altra sottile erba o fiore, agevol-
    mente e tanto bene che così belli riescono come il naturale. Nel che
    si vede questa arte essere in maggior eccellenza che non era al tempo
    degli antichi.
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Edizione Torrentiniana
    seccar bene. Dapoi fa la cappa, come a l'altre figure grandi, ar-
25   mandola e mettendovi le cannelle per i venti; la cuoce dipoi e ne cava
    la cera, e così il cavo si resta netto, sì che agevolmente si possono gittare.
    Il simile si fa de' bassi e de' mez[z]i rilievi e d'ogni altra cosa di me-
    tallo. Finiti questi getti, lo artefice dipoi con ferri appropriati, cioè bu-
    lini, ciappole, strozzi, ceselli, puntelli, scarpelli e lime, lieva dove bisogna
30   e dove bisogna spigne a lo indentro e rinetta le bave; e con altri ferri che
    radono raschia e pulisce il tutto con diligenzia et ultimamente con la
    pomice gli dà il pulimento.
    Questo bronzo piglia col tempo per se medesimo un colore che trae
    in nero e non in rosso come quando si lavora. Alcuni con olio lo fanno ve-
35   nire nero, altri con l'aceto lo fanno venire verde, et altri con la vernice
    li dànno il colore di nero, tale che ognuno lo conduce come più gli
    piace.
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